la Repubblica – 26/04/2004

Giuseppe ama i girasolidi Van Gogh. Conosce perfettamente gli impressionisti. Ed ogni dettaglio dell’Olympia di Manet. Giuseppe è un bambino autistico, e le sue abilità sono tutte concentrate sul campo d’azione visivo. Guarda un oggetto, un’immagine, una sequenza (persino quelle delle programmazioni dei computer) e le ricorda a menadito. A Bologna una ditta specializzata nei software per portatori di handicap chiede di lui per testare i programmi. Ma Giuseppe, 14 anni, a scuola si annoia. Si deprime, per 4 ore al giorno : questo è il tempo che resta senza insegnante di sostegno.”Come è andata la scuola, oggi?”gli chiede la mamma Ada. E lui:”Male. La mia professoressa è andata via presto”.La sua docente di sostegno che Giuseppe chiama per nome, sta con lui solo 2 ore. Il sostegno è così nelle scuole all’epoca della Moratt: dato col contagocce, per risparmiare.

Non vale a nulla quella diagnosi di gravità messa nero su bianco da specialisti di mezzo mondo e dalla ASL di competenza. Nella scuola media dove va Giuseppe, gli handicappati sono 5 e devono spartirsi le 2 uniche insegnanti di sostegno. Non è sempre stato così : quando il bambino ha iniziato la prima elementare, a 7 anni, aveva la “sua” maestra per tutto il tempo che stava a scuola. Poi il sostegno è andato assottigliandosi: l’anno scorso era seguito per 18 ore a settimana, quest’anno per 2 al giorno. Giuseppe prova a fare quello che fanno i suoi compagni, ma resta frustrato e a casa confessa : “Non ce la faccio, questi compiti sono difficili”. La scuola del risparmio a tutti i costi a Giuseppe sta rubando ogni prospettiva di inserimento lavorativo.”A 18 anni lo Stato gli concederà la pensione da invalido. Giuseppe costerà moltissimo, socialmente. Noi, invece, chiediamo che l’investimento su di lui venga fatto ora spendendo qualcosa in più per i suoi insegnanti di sostegno” afferma Felice, un papà che non ha intenzione di arrendersi. Oggi centinaia di genitori di bambini diversamente abili raccolti in comitati e numerose associazioni renderanno al Maschio Angioino (ore 12) i dati, e lo scandalo, dell’handicap e del sostegno nelle scuole. I tagli del personale prevedono per l’anno prossimo cento professori di sostegno in meno solo in Campania.