di Silvia Truzzi, Il Fatto Quodidiano del 5 novembre 2014

OGGI DAVANTI A MONTECITORIO LA CONSEGNA DEI DOSSIER: LE STORIE DEI RAGAZZI CUI È NEGATO IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE

Cos’è cambiato da metà settembre, quando è partita la campagna di Tutti a scuola con il Fatto? Poco o nulla. Anzi, qualcosa sì: nella legge di Stabilità è previsto un taglio di 100 milioni al Fondo per la non autosufficienza. Dopo l’estate delle docce gelate, il risultato è questo.

La campagna era iniziata con il caso di Napoli: seicento ragazzi disabili lasciati a casa da scuola, perché la Provincia non ha fondi (la situazione è tuttora immutata). Oggi davanti a Montecitorio — dalle 11 alle 15 — si terrà una manifestazione con un presidio e la consegna del dossier al governo.

Ci saranno i ragazzi di Tutti a scuola con le loro famiglie: chiedono solo di poter andare a scuola, di avere accesso a un diritto garantito dalla Costituzione. Ma che dovrebbe essere assicurato dall’umanità, da un’idea nemmeno troppo ampia di dignità. Per questi bambini e ragazzi, andare a scuola è tutto: la scuola è la vita, perché significa crescere, progredire, imparare, socializzare. Significa il tentativo di una normalità possibile. Leggete le loro storie qui sotto: e poi dite se questo è un Paese civile.