la Repubblica – 08/01/2009

“Arriva l’Epifania e tutte le feste porta via” è un vecchio adagio valido per tutti gli studenti e professori che dopo più di 15 giorni di meritato riposo, il 7 gennaio ritornano a scuola.
Ma questo adagio non è purtroppo valido per tutti gli alunni !
I bambini disabili che hanno gravi problemi di deambulazione e usufruiscono del servizio offerto dalla società Napoli Sociale spa, (le cui azioni sono detenute al 100% dal Comune di Napoli), il 7 gennaio 2009 non hanno ripreso la scuola come gli altri studenti perché il trasporto è stato sospeso.
La causa, come per le reiterate sospensioni già avvenute nei mesi passati, è sempre da ricercare nei gravi problemi economico/finanziari in cui versano le casse comunali.
Fa rabbia pensare che un servizio così delicato ed indispensabile per i nostri bambini debba essere continuamente penalizzato da una cronica carenza di risorse e\o da una incapacità di programmazione delle stesse.
Fa rabbia pensare che i nostri amministratori invece di pensare ad implementare questo servizio (già largamente insufficiente) ne determinano la interruzione.
Non ci compete né ci interessa entrare nel merito di vicende delle quali la magistratura si sta occupando; ci preme tuttavia sottolineare che quando la terza città di Italia si deve confrontare con disservizi come quella del trasporto dei bambini disabili a scuola è sotto gli occhi di tutti la inadeguatezza dei suoi amministratori.
Ci indigna vedere subordinati a imprecisate “politiche di bilancio” i servizi essenziali, siamo esterrefatti quando si continuano a identificare tali servizi alla stregua di logiche da impresa commerciale.
Forse una politica abitata da donne e uomini diversi potrà restituire ai bambini disabili impossibilitati a recarsi a scuola questa opportunità.
Forse una politica abitata da donne e uomini che riconoscano nel loro agire delle priorità condivise con i più deboli innanzitutto, non avrebbe bisogno per legittimarsi di registratori e doppiogiochisti.
Questa politica, è l’unica certezza dei genitori dei bambini disabili, non appartiene al Dna di questi amministratori.
Antonio Nocchetti associazione tutti a scuola onlus