Lettera al ministro Fioroni
Signor ministro Fioroni,
davvero sta cominciando l’anno scolastico in Italia? Per chi comincia l’anno scolastico? Sicuramente non per gli alunni disabili. Davvero lei crede che si possa fare iniziare l’anno scolastico in una condizione così drammatica per i figli più indifesi e deboli di questo paese? Di cosa parla il vice ministro Bastico, di cosa vaneggia con il suo suggestivo slogan “non uno di meno”? Forse andrebbe riformulato: Non uno di meno ma 190000 di meno perché di questo si tratta, della indecente condizione in cui si troveranno i bambini disabili alla ripresa delle lezioni. Complimenti signor ministro, complimenti per aver complicato la vita a milioni di italiani, complimenti per le originali intuizioni che avete inserito in finanziaria elevando il numero di alunni per classe (a questo non aveva osato pensare nemmeno la signora Moratti) e congratulazioni per aver reso sempre più complessa la certificazione della disabilità provando a fare sparire i bambini disabili. Purtroppo, lo diciamo come genitori, ma lo affermiamo con dignità come cittadini, purtroppo per lei ed i suoi colleghi di governo, i disabili nella scuola ci sono e aumentano di 8000 unità all’anno…quello che si riduce, prima con i governi del cavaliere Berlusconi ed ora con quelli del professore Prodi è tutto quello che rende la presenza dei disabili nella scuola una straordinaria opportunità di crescita per chi gli sta intorno. Ed allora meno risorse per gli organici, finanziamenti indecenti per la formazione e l’aggiornamento di personale specializzato, meno risorse agli enti locali periferici che dovrebbero contribuire alla inclusione, meno risorse alla sanità che potrebbe contribuire a rendere la vita dei nostri figli più lieve. Avete fallito, avete fallito e state colpevolmente addossando i motivi dei vostri fallimenti a risultati finanziari impossibili da conseguire in un paese nel quale un ministro della giustizia trova logico andare ai gran premi di automobilismo usando o forse abusando di aerei riservati a compiti istituzionali. Avete fallito quando invocate improbabili pareggi di bilancio in settori che per loro natura non sono da pareggiare! Cosa ha in mente il ministro Padoa Schioppa quando promette investimenti per ogni ministero a saldo zero, come si può pensare che sia a saldo zero un bambino che non vede, che non parla, che non cammina? Signor ministro lei ha su di sé una responsabilità immane, glielo ricordo perché lei ha voluto ricordarlo più di un anno fa evocando la scuola di Don Milani! Che c’entra la “sua“ scuola con don Milani? Se lo ricordi, non si può pensare di giocare con la disperazione degli altri mentre siete impegnati a costruire partiti che non hanno nessun radicamento nella gente ma solo nelle vostre “caste” torri d’avorio. Se lo ricordi o saremo noi a ricordarglielo in tutte le sedi. Purtroppo saremo ancora costretti a ricorrere alla unica certezza che rende il nostro un grande popolo con delle straordinarie radici: la Costituzione repubblicana! Siamo rammaricati nel dovere ricorrere ancora ai giudizi dei tribunali per vedere riconosciuti per i nostri figli la possibilità di condividere con i loro coetanei più fortunati l’opportunità della vita scolastica. Siamo obbligati a farlo perché, nei loro silenzi e nei loro sorrisi, ce lo chiedono i nostri ragazzi.
Arrivederci in tribunale.
Antonio Nocchetti