I dati sulla integrazione scolastica nelle scuole paritarie
Mercoledì 3 ottobre 2007
L’associazione
“Tutti a Scuola” – ONLUS
ha presentato
I dati sulla integrazione scolastica nelle scuole paritarie
in una conferenza dal titolo:
“E’ VERAMENTE POSSIBILE ISCRIVERE UN ALUNNO DISABILE NELLE SCUOLE PARITARIE ?”
Indagine conoscitiva dell’associazione Tutti a Scuola sulla integrazione scolastica degli alunni disabili nella scuola paritaria di Napoli.
Obbiettivo dell’indagine che l’associazione “Tutti a Scuola” ha condotto in 85 scuole paritarie di diverso ordine e grado della città di Napoli era quello di fornire ai genitori dei bambini disabili una informazione più ampia riguardo la possibilità per i loro figli di utilizzare la vasta offerta che le scuole paritarie offrono.
Essendo trascorsi ormai 7 anni dalla legge 62 sulla parità scolastica varata dal governo presieduto dall’on. D’Alema e considerando la grande difficoltà dell’offerta formativa e di integrazione che nella scuola pubblica stanno vivendo gli alunni disabili e le loro famiglie, ci è sembrato opportuno cercare nel territorio metropolitano, quelle esperienze di scuola dell’inclusione di cui hanno vitale bisogno i nostri bambini.
La ricerca si è svolta in un periodo di tempo di 16 giorni, dal 3 settembre al 18 settembre 2007 con i genitori dell’associazione che hanno “provato” ad iscrivere i loro bambini nelle 85 scuole paritarie della nostra città.
Abbiamo cercato, sperando di trovarle, scuole che accoglievano i nostri bambini.
Abbiamo cercato e trovato 18 scuole sulle 85 visitate che rispondevano in modo affermativo alle nostre richieste.
Da queste scuole vorremmo partire, solo di queste scuole oggi vorremmo parlare e vorremmo che di queste scuole parlassero i giornalisti intervenuti.
L’elenco delle scuole che alla nostra richiesta di iscrivere il nostro bambino ha immediatamente risposto in maniera affermativa è il seguente:
1. Bernadetta
2. Cedis
3. Coop. Padre Gaetano Enrico
4. Dalla parte dei bambini
5. Domus pueri
6. Il cigno
7. Istituto figlie di Sant’Anna
8. Istituto Rossini
9. La Perla
10. Le villette
11. L’oasi del fanciullo
12. Madre del buon consiglio
13. Multicenter school
14. Nice global school
15. Nuovi orizzonti
16. Papa Giovanni XXIII
17. Povere figlie della visitazione di Maria
18. Santa Maria Maddalena
Nelle altre 67 scuole ci è stato opposto alla nostra cortese richiesta di iscrizione un cortese rifiuto.
Talvolta questo rifiuto è apparso ai nostri genitori imbarazzato perché interveniva dopo che avevamo comunicato che si trattava di un bambino disabile, talaltra è stato rappresentato da una disarmante affermazione di inesperienza: “Sa, nella nostra scuola non abbiamo mai avuto bambini disabili…”.
Ci sembra molto importante enfatizzare l’accoglienza trovata nelle 18 scuole che hanno risposto affermativamente al nostro tentativo di iscrizione e solo di queste vorremmo parlare lasciando alla sensibilità dei presenti ed alle responsabilità degli stessi di tirare le conclusioni.
In tutte queste scuole, con sfumature diverse, i nostri genitori hanno trovato un interlocutore, dal dirigente al personale di segreteria, che hanno mostrato di conoscere prassi che potevano migliorare la qualità del tempo scuola del bambino disabile in alcuni casi anche contattando
telefonicamente il provveditorato per reperire in tempi rapidi l’insegnante di sostegno.
Un osservazione che balza immediatamente agli occhi di chi legge è la presenza di istituti religiosi, che rappresentano oltre il 50% delle scuole interpellate, in numero equivalente a quello delle scuole laiche.
Lasciamo alla coscienza di chi ascolta, religiose e religiosi cattolici, la risposta della mancata accoglienza di un bambino nelle 40 scuole confessionali napoletane.
Un altro aspetto rilevante è la disposizione territoriale delle scuole che hanno accolto il nostro bambino, è evidente la difficoltà ad iscrivere un bambino disabile nelle scuole dei quartieri più agiati economicamente della città di Napoli. Proprio di queste zone le scuole hanno giustificato il rifiuto alla iscrizione con l’alto numero di alunni per classe e molto spesso i genitori sono stati invitati a rivolgersi alla scuola pubblica più vicina (!). la considerazione che scaturisce da questa nostra indagine
conoscitiva nelle scuole paritarie è da articolarsi a più livelli e purtroppo non offre ottimismo alle famiglie dei bambini disabili.
Il folclore nelle risposte delle 67 scuole napoletane che talvolta informavano i nostri genitori che l’insegnante di sostegno avrebbero dovuto pagarselo a parte ed in prima persona, talaltra candidamente asserivano di non sapere come comportarsi per ottenere insegnanti specializzati perché non avevano mai avuti “questi problemi” riflettono una realtà che come associazione da anni denunciano nella scuola pubblica.
Invitiamo pertanto con grande determinazione i professionisti dell’informazione a collaborare con i nostri bambini che non sanno come chiedervi di aiutarli ma soprattutto chiediamo che intervenga ad horas il ministro della pubblica istruzione Fioroni per approfondire quanto da noi rilevato.
Da tempo l’associazione che presiedo chiede di conoscere attraverso i canali istituzionali i “numeri” dei disabili, da poche ore siamo in possesso di un dato assolutamente sconcertante che riguarda i disabili tra i 6 e 18 anni che non risultano all’interno delle scuole, questi studenti evasori sono 1611 in Campania . Questo dato, che ci viene fornito dal centro studi dell’assessorato regionale all’istruzione della Campania, si somma evidentemente agli oltre 22000 alunni disabili della nostra regione.
A questi numeri la politica, la buona politica deve rispondere.
Nel ringraziare tutti gli intervenuti e nel fornire loro l’elenco completo delle 85 scuole paritarie visitate dai genitori di “Tutti a Scuola” chiediamo ai rappresentanti della scuola, del sindacato e della classe politica di sollecitare un intervento, nelle competenze e con le prassi specifiche di ciascuno, del ministero e dell’ufficio scolastico regionale per contribuire a sollevare il velo di indecente indifferenza alla condizione degli alunni disabili nelle scuole paritarie che la nostra indagine conoscitiva ha purtroppo, miseramente evidenziato.
Grazie dell’attenzione e del tempo che ci avete dedicato.
dr. Antonio Nocchetti
presidente associazione “Tutti a Scuola” onlus.
Napoli, 3 ottobre 2007