Il Roma – 02/10/2004

Un pacifico girotondo per ribadire alla gente e alle istituzioni che i diritti dei bambini disabili sono sacrosanti e non si toccano. Così hanno manifestato i coordinamenti di genitori-insegnanti a difesa della scuola pubblica e di genitori dell’associazione ‘Tutti a scuola sul tema “Riforma della scuola – effetti collaterali indesiderati”.
«Il coordina genitori Tutti a scuola – esordisce (Giancarlo Marzano – si batte per la tutela dei diritti dei bambini disabili che a scuola incontrano grossi
problemi. Con la riforma Moratti ci sono stati tagli notevoli agli insegnanti di sostegno, figure indispensabili ad una reale integrazione, ai sussidi, al materiale
didattico, penalizzando ancora una volta i bambini. In qualità di coordinamento, vogliamo evidenziare e ribadire quanto sia essenziale essere presi in maggiore considerazione, soprattutto al momento di creare le leggi per i portatori di handicap. E’ assurdo
che semplici burocrati debbano legiferare da soli, pur non vivendo la realtà quotidiana dei diversamente abili, e nonostante non ne conoscano le necessità e i bisogni. La scuola non deve essereamministrata come una semplice
azienda, spesso irrigidendosi su schemi preconfezionati. Bisogna rispettare i diritti dei ragazzi che la frequentano, cosa invece che
già da un po’ di tempo non viene tenuta in alcuna considerazione. Quello che più ci sconvolge, in questo tipo di amministrazione è
che per far funzionare l’azienda si è iniziato a eliminare i rami secchi, penalizzando quindi i disabili, tagliando, tanto per cominciare il numero degli insegnanti di sostegno. Dopo un’ultima riunione in Prefettura, nella
quale i sindacati avevano evidenziato il bisogno di assumerne almeno altri 1200, abbiamo avuto invece la sorpresa di averne soltanto altri 301. Davvero trop?
po pochi».
«La legge Moratti va abrogata continuano in coro i rappresentanti del comitato in difesa della scuola pubblica Chiediamo ai sindacati di non tradire le nostre aspettative, astenendosi dal sottoscrivere misure che comportino l’applicazione della riforma Moratti, come quella del tutor o che introducano forme di gerarchizzazione tra i docenti. Chiediamo inoltre ai partiti di bocciare tale legge e di formulare all’interno del proprio programma un progetto di scuola pubblica che valorizzi e sviluppi quanto di meglio la scuola ha prodotto nel tempo».
Da evidenziare anche l’alto numero di firme raccolte a favore del mantenimento della legge 517/77 circa l’integrazione del bimbo disabile a scuola.