la Repubblica – 30/10/2004

Tredicimila firme contro una politica scolastica che trascura il diritto dei disabili all’integrazione. Una petizione, lanciata dal coordinamento “Tutti a scuola”, che ieri è stata consegnata al prefetto – in una zucca di Halloween – perché si faccia portavoce, a Roma, di un malessere che soffoca, proprio nei più deboli, la possibilità di “crescere” nelle nostre scuole. «La Moratti fa economia sulla pelle dei nostri bambini più bisognosi. Taglia loro gli insegnanti di sostegno, li costringe a stare in classe, accompagnati dal docente specializzato, per l ora o 2 al giorno, e per il resto che s’arrangino». Nonostante la gravità degli handicap. Di questo malessere hanno voluto parlare al prefetto, ieri mattina, i piccoli handicappati giunti in piazza Trieste e Trento mascherati da streghe, zucche e fantasmi. Una festa di Halloween che non ha lasciato insensibile Renato Profili: «L’ipotesi è l’istituzione di un tavolo di lavoro che esamini la questione anche con l’aiuto delle famiglie qui mobilitate ed attivi le sinergie per affrontare il problema. Solleciterò Provincia, Regione e Stato perché si prenda atto di questo bisogno espresso dai cittadini». Il braccio di ferro con l’amministrazione della scuola va avanti da mesi, ma i coordinamenti dei genitori, ed anche la Federhand ed i sindacati, non mollano: non s’accontentano di qualche centinaio di prof di sostegno in più, visto che si stima ne manchino, in Campania, oltre mille. Una situazione che ha convinto molte famiglie a rivolgersi alla magistratura. Un pool di avvocati del coordinamento è all’opera gratis ed ha già all’attivo una vittoria: un piccolo disabile della scuola Nevio ha ottenuto dal giudice che le sue ore di sostegno fossero 22 a settimana, e non le 8 che gli erano state inizialmente assegnate.
E mentre in piazza Trieste e Trento sfilavano i più piccoli, gli studenti delle superiori, chiamati a raccolta dall’Uds, giungevano nella sede del Consiglio regionale al termine di un corteo che ha visto migliaia di ragazzi reclamare la rapida approvazione di una legge regionale per il diritto allo studio (la giunta ha dato l’ok, ma si attende il voto del Consiglio). Ricevuti da alcuni consiglieri, i ragazzi hanno strappato la promessa di un iter rapido che potrebbe portare all’approvazione della legge prima della fine dell’anno.
BIANCA DE FAZIO