la Repubblica – 21/05/2004

Sono 9550 i bambini e i ragazzi disabili, iscritti nelle scuole materne, elementari e media napoletane. Negli ultimi anni, secondo i dati forniti dal Coordinamento genitori ed insegnanti di Napoli e provincia, si è registrato un graduale aumento degli alunni portatori di handicap non solo in Campania ma in tutto il paese. Le diverse caratteristiche dei bambini e dei ragazzi diversamente abili, comportano l’esigenza di affiancare alle insegnanti un altro docente di sostegno : un mediatore per l’apprendimeto, ma anche un aiuto per i problemi di mobilità dell’aulunno.
Negli anni passati lo Stato era intervenuto più volte legiferando in materia e assicurando le risorse necessarie ai circoli didattici per l’assunzione, in ruolo o annuale, di docenti di sostegno. Con la recente riforma della scuola del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, i fondi garantiti per l’educazione dei disabili sono stati ridotti drasticamente. Si è passati da una quota di finanziamento pro capite per aulunno di 145,22 Euro del 2001, a 79,59 Euro del 2003. Una cifra troppo bassa, protestano gli insegnanti di sostegno e i genitori, che mette a rischio lo stesso diritto allo studio del bambino diversamente abile.
A Napoli, ad esempio, su 9950 alunni disabili della scuola primaria e media, l’organico di fatto, tra insegnanti di ruolo e precari nel 2003 è stato di 4458 unità, troppo poche per garantire a ciascun bambino un’assistenza giornaliera di almeno quattro ore. Gli insegnanti di sostegno, dunque, sono spesso costretti a trascorrere le diciotto ore settimanali di lavoro con due o più bambini senza poter garantire loro una continuitò didattica.
C’è stat una riduzione di organico di 107 insegnanti di sostegno negli ultimi tre anni – fa sapere il rappresentante del Coordinamento genitori, Antonio Nocchetti – da mesi stiamo protestando insieme agli insegnanti, scendendo anche per strada, per porre all’attenzione dell’opinione pubblica il grave problema che stiamo per affrontare. Tra gli insegnanti c’è sconforto, molti sono convinti che presto la loro figura professionale sarà in via di estinzione.
I dati del Ministero dell’Istruzione forniti dal Coordinamento parlano chiaro : la riduzione delle assunzioni di insegnanti di sostegno non è solo un problema di mancanza di fondi oppure una grave lesione del diritto allo studio per i disabili, ma rappresenta anche il mezzo per aumentare il precariato. Di fatto, per mantenere invariato il rapporto alunni insegnanti di sostegno, lo Stato, o meglio il Ministero dell’Istruzione, non ha assunto nuovo personale attingendo alle graduatorie, ma ha imposto ai dirigenti scolastici contratti annuali per i docenti.
Ogni anno, dunque, chi tra gli insegnanti di sostegno ha avuto la fortuna di ottenere un incarico annuale, si ritrova all’inizio dell’estate, ad essere licenziato e a dover aspettare fino a settembre per avere, forse, un’altra cattedra. Il miglioramento ottenuto negli anni Novanta – commentano i docenti del Coordinamento – è stato cancellato in un solo anno scolastica : ora il rapporto alunni-insegnanti raggiunge una percentuale del 2,14 %, troppo bassa per garantire ai bambini una continuità. Intanto, un collegio di avvocati, affiancherà tutti genitori che vorranno fare ricorso alla magistratura per avere l’assistenza dovuta per i loro figli, così come sancito dall’articolo 3 della Costituzione.
L’Ufficio scolastico regionale della Campania, guidato da Alberto Bottino, non può fare altro che seguire le linee del Ministero e, a febbraio, dopo aver inviato una circolare ministeriale in tutte le scuole della regione, ha inviato i consigli di classe a formulare progetti per i bambini disabili, specificando il livello di handicap e un programma di integrazione sociale. In mancanza di questi progetti, per l’anno scolastico 2004/2005, l’Ufficio non potrà nominare gli insegnanti di sostegno necessari. Dunque, la situazione appare molto difficile, soprattutto per migliaia di bambini ai quali viene negato il diritto all’istruzione e per le loro famiglie che si vedono togliere un importante appoggio.