la Repubblica – 31/01/2009

La scorsa estate la giunta comunale di Napoli deliberò che gli assistenti scolastici dei ragazzi disabili, dipendenti da diverse cooperative operanti nel cosiddetto terzo settore fossero assunti direttamente dal comune. Tale assunzione avvenne tramite la società Napoli Sociale Spa .
Forse i nostri accorti amministratori politici, nel decidere di assumere gli operatori scolastici, “dimenticavano” di programmare la copertura dei relativi costi . Singolare che questo sia accaduto quando il bilancio previsionale per l’anno successivo probabilmente non era stato ancora approvato.
Una disattenzione può tuttavia capitare a tutti.
Però questa “dimenticanza” riguardava non solo i dipendenti, storici e nuovi della Napoli Sociale Spa ma anche il pagamento delle rate di leasing degli automezzi che effettuano il trasporto degli alunni disabili con difficoltà motorie.
Il risultato è stata la brutale cessazione del servizio di accompagnamento a scuola dei bambini disabili.
Continuiamo ostinatamente a non pensare che questo rappresenti una scelta : penalizzare la parte “più debole” dei cittadini, quelli che non votano, che non incendiano cassonetti , occupano strade , case e spiagge demaniali non può essere una scelta di una giunta all’altezza delle personalità che contiene.
Da qualche giorno,ciononostante, all’interruzione del trasporto scolastico si è aggiunto anche quello della assistenza degli operatori durante il tempo scuola.
Provare a descrivere compiutamente il dramma di un genitore costretto a trovare il proprio bimbo all’uscita di scuola fradicio di pipì o in fondo ad un corridoio “sorvegliato” da un bidello non è possibile . Lasciamo a chi legge il disagio nell’immaginarlo.
I lavoratori di “Napoli sociale “che effettuavano questi servizi, privi di stipendio dallo scorso mese di dicembre, hanno infatti scelto di “lavorare ” presso la sede della società fino a quando non saranno loro corrisposti gli arretrati.
Questo appare peraltro un problema irrisolvibile se è vero che i debiti fuori bilancio riguardanti i primi 10 mesi del 2008 del comune di Napoli sarebbero pari a 93 milioni di euro.
Riteniamo sia arrivato il momento di fare chiarezza sui conti della nostra “casa” comunale, lo chiediamo con determinazione e lo chiederemo sempre più incessantemente nelle sedi opportune. I disabili della nostra città e le loro famiglie non meritano ulteriori vessazioni come quella che si è determinata in questi giorni.
E’ profondamente triste considerare profetico il laconico giudizio di Woody Allen sulle qualità della classe politica quando affermava: “Purtroppo i nostri politici sono o incompetenti o corrotti, talvolta tutt’e due nello stesso giorno”