la Repubblica – 01/09/2004

Costo di non andare in ferie, i dipendenti dedicano le loro energie alla compilazione delle graduatorie del personale docente e Ata della scuola.
Per alcuni è un rituale, un tormentone estivo, per i dipendenti una realtà delicatissima con cui fare i conti, sapendo che dal proprio lavoro dipendono i destini di migliaia di famiglie. Un occhiata ai numeri: 560.000 alunni, di cui 12.000 diversamente abili, 50.224 i posti di organico di diritto di personale docente, oltre a 15.463 unità di personale Ata; a fronte di tali posti sono state assegnate altre classi in organico di fatto e sono stati attribuiti circa 1.300 posti di sostegno in deroga. Questi sono i posti di lavoro intorno ai quali ruotano più di 100.000 aspiranti precari a vario titolo, oltre quelli di ruolo, senza contare gli aspiranti supplenti non abilitati inclusi nelle sole aduatorie di istituto. Ritengo che una situazione così delicata, con numeri tanto elevati, richieda una forte assunzione di responsabilità. In questo scenario -un grande lago sul punto di andare in ebollizione – è facile accendere il cerino della contestazione a buon mercato, smerciata con disinvoltura e senza troppe sottigliezze. I risultati degli sforzi dell’amministrazione sarebbero decisamente più gratificanti se ci fosse la collaborazione delle altre componenti del pianeta scuola, mentre – e lo affermo con rammarico – spesso non si raccoglie che sfiducia e ostilità.
Questa amministrazione ha effettuato circa 800 nomine in ruolo senza dar luogo ad alcun elemento di dubbio circa le procedure osservate. L’operazione è stata condotta a buon fine con soddisfazione di tutti. Sono state pubblicate le graduatorie della I e della II fascia in tempo utile per ricevere i reclami, valutarli nella consapevolezza del rispetto del diritto di tutti e per utilizzarle per le nomine in ruolo e per le supplenze, tanto che ai fini di queste ultime, le graduatorie sono state già archiviate per essere rivalutate per il prossimo anno 2005-06. Per quanto concerne il personale Ata, l’amministrazione a provveduto a stipulare più di 3000 contratti a tempo determinato, garantendo da subito il funzionamento delle scuole.
Nei prossimi giorni saranno pubblicàti gli elenchi della terza fascia del personale docente quando sarà terminato l’esame dei reclami, che è reso complesso da oggettive circostanze, qual’interpretazione della normativa la cui complessità crea lunghe riflessioni, non senza momenti di disagio e di incomprensione. Occorre inoltre considerare che lo strumento informatico è un ausilio prezioso, ma basta incorrere in una distrazione nella digitaziono nella registrazione dei dati, per generare una serie di errori che magari, si propaga da una colonna all’altra e si riproduce, espandendosi. Non si può trascurare, infine la componente fisiologica di errori umani che, rapportati alla straordinaria mole di lavoro, possono assumere entità impreviste. Questa amministrazione ha predisposto un modello per semplificare la compilazione del reclamo da parte dell’aspirante docente e la lettura da parte del valutatore. Al 31 agosto 2004 purtroppo le graduatorie definitive di terza fascia del personale docente della scuola dell’infanzia e delle primaria non sono state ancora pubblicate. Seppur nella massima comprensione del disagio degli interessati, si deve riconoscere che questa è la cartina di tornasole che dimostra che i reclami sono presi in considerazione uno per uno. Se così non fosse, avremmo già pubblicato gli elenchi. Quindi non è vero che questa amministrazione presenta come definitivo quello che è provvisorio o, addirittura, la fotocopia del provvisorio. Allontano con vigore da me e dai miei collaboratori ogni tentativo — peraltro naufragato di accuse di strani, inconfessabili interessi, né riesco a immaginare come questo modo di operare possa fare da preludio al paventato reclutamento per chiamata diretta.