Caro ministro Fioroni, è irrilevante che nel duello televisivo delle elezioni presidenziali francesi i due candidati abbiano perso il controllo quando si è parlato di disabili?
E’ irrilevante che l’Italia conservi una magnifica legislazione sulla disabilità e la scuola che sembra ispirata ad una società che non si riconosce più in essa ?
E’ irrilevante che a distanza di ormai diversi anni dalla entrata in vigore della legge sulla parità scolastica , gli alunni disabili continuino ad essere presenti nelle scuole paritarie in percentuali minime( inferiori al 5 %)?
E’ irrilevante che con pervicace ostinazione i governi di centro destra abbiano svuotato di risorse la scuola pubblica, introdotto un demagogico bonus per le iscrizione alle scuole paritarie, immesso in ruolo insegnanti dedicati al sostegno dopo corsi che offendono la dignità degli stessi insegnanti?
E’ irrilevante che dal civile ed evoluto Piemonte fino alla Sicilia i disabili a scuola vengano talvolta trattati peggio di come i kapò trattavano nei lager nazisti i prigionieri?
E’ inquietante tuttavia che il tanto agognato governo Prodi abbia, in perfetta continuità con i governi Berlusconi, riproposto finanziamenti alla formazione degli insegnanti inferiori agli scorsi anni e ridotto la legge 440/97 ad una pia speranza per il mondo della scuola. Come commentare poi le sopraggiunte difficoltà di certificazione dell’handicap che le famiglie si sono trovate a fronteggiare al momento dell’iscrizione dei loro figli disabili per il prossimo anno scolastico? Cosa dire inoltre, signor ministro, del suo mancato sulla vicenda dell’assistentato materiale che una “geniale” disposizione di Letizia Moratti aveva previsto di pertinenza dei collaboratori scolastici ma solo dopo la frequenza di corsi facoltativi. Come se fosse fosse possibile “facoltativamente” per un bimbo disabile fare la pipì o mangiare una merendina a scuola…Perché a tutt’oggi non è accaduto niente, perché i sindacati nazionali della scuola non sono stati ancora invitati a risolvere la vicenda? Forse per Lei è più interessante dissertare di bullismo che affrontare una questione che investe la dignità di 180000 alunni disabili.
Purtroppo il punto centrale è questo: non esiste per un alunno disabile un’alternativa possibile alla scuola, non potrà mai esistere un luogo, un formidabile laboratorio di socializzazione alternativo ad essa. Partendo da questo assioma è urgente che chi ci governa abbia almeno il coraggio di dichiarare che l’Italia non è più in grado di mantenere la legge sull’integrazione scolastica, si dica chiaramente che i circa 50000 insegnanti di sostegno rappresentano un peso insostenibile per una pubblica amministrazione ingessata e in sovra organico in più settori. D’altra parte se si considera che il bilancio del ministero della pubblica istruzione è per oltre il 90% rappresentato dagli stipendi del personale un taglio di queste dimensioni a cui si potrebbero aggiungere i 35000 insegnanti di sostegno “precari”sarebbe ossigeno per le casse dello stato( oltre 2 miliardi di euro ). Nel frattempo in Parlamento dal 29 novembre scorso giace una proposta di legge della maggioranza presentata da 20 deputati sul nuovo ruolo degli insegnanti di sostegno che può semplicemente essere considerata inadeguata per i bisogni degli alunni disabili. E’ sconcertante che questo avvenga nonostante la presenza nell’attuale maggioranza di governo di parlamentari che negli anni dei governi Berlusconi avevano gridato a più voci la loro indignazione per come la disabilità venisse relegata al ruolo di cenerentola. Probabilmente questi paladini dei diritti civili hanno smarrito la bussola impegnati come sono a discutere di unioni di fatto , europei di calcio e partito democratico…