Corriere del Mezzogiorno – 11/11/2004

Gli incarichi in deroga pure firmati dal direttore scolastico regionale Alberto Bottino non bastano.Nelle scuole napoletane mancano drammaticamente insegnanti di sostegno agli alunni handicappati.L’altro giorno un bimbo disabile del primo circolo di Quarto ha ottenuto giustizia in tribunale:27 ore di assistenza in classe invece delle 11 ore accordategli inizialmente dalla scuola (e sono queste,non la direzione scolastica, a dover segnalare il giusto fabbisogno di sostegno, nrd).Com anche nei giorni scorsi(ma si è appreso solo ieri)una bimba del Compresivo Margherita di Savoia pure ha ottenuto da giudice un monte ore di assistenza conforme alla sua invalidità.
Ieri, invece sette famiglia di Chiamano hanno presentato una denuncia-querela al commissariato di polizia locale per ottenere la giusta assistenza per i propri figli.La scuola è il 28° circolo Giovanni XXXIII,che ha 19 bimbi disabili, dei quali la maggioranza è assistita per almeno due ore alla settimana.Eppure si tratta di casi che non ammettono distrazioni. “I nostri figli – scrivono i genitori della denuncia – sono bambini diversamente abili che per la gravità delle loro condizioni certifica te dall’ASL (epilessia,farmacoresistenza, autismo profondo,autismo con assenza di linguaggio,iperattività e autolesionismo)è estremamente pericoloso tenere in classe senza l’assistenza continua di un adulto”.Nel 28° circolo proseguono i genitori,”l’organico di sostegno non copre le ore di permanenza a scuola dei nostri figli e pertanto si sono verificati gravissimi episodi: di soffocamento perché i bambini mettono tutto quanto è a portata di mano in bocca; di aggressività e di autolesionismo,in quanto sono disorientati e lasciati per troppe ore a loro stessi”e circostanze ancora più drammatiche in cui i bambino diversamente abili di due ben classi si sono trovati con una unica insegnante a controllarli per l’assenza dell’altra docente. I genitori denunciano ancora l’assenza, a scuola,di qualsiasi piano di integrazione con progetti educativi individualizzati per i casi più gravi,anzi lasciati in “continuo pericolo” e in condizione di provocare “danni a se stessi e ad altri” .E inoltre Dall’apertura della scuola, gli ascensori non sono mai entrati in funzione e gli alunni con l’handicap sono trasportati in braccio dai propri genitori fino alle classi.
I genitori chiedono che siano accertate le responsabilità di questa via crucis quotidiana.
La direttrice del comprensivo, Ranucci, si dice dalla parte dei genitori e ha informato da tempo – ha spiegato alle famiglie – tutti gli uffici competenti della situazione agghiacciante.La denuncia è stata raccolta dal portavoce del” Coordinamento Genitori Napoli Tutti a Scuola” ,Toni Rocchetti, che domenica sarà in Tv,ospite della trasmissione “Racconti di Vita” (Rai3) per lanciare un appello per la difesa dei minori disabili. Mentre il consigliere comunale Sandro Fucito, ha convocato la Commissione Scuola da lui presieduta:”per fronteggiare tale emergenza frutto del taglio degli insegnanti pure in presenza dell’aumento di bambini diversamente abili – dice Fucito – abbiamo promosso interrogazioni,conferenze, incontri.Qualora la via istituzionale continuasse a rivelarsi inefficace favoriremo in ogni modo il ricorso alle vie legali sostenendo l’azione del movimento Coordinamento Genitori,che sta svolgendo una fondamentale opera di civiltà.Mi allarmano molto le denunce dei genitori di Chiamano e ho proposto la convocazione urgente di tutte le parti in causa”.